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News

CONFINDUSTRIA SARDEGNA: SUCCESSO DELLA MISSIONE IN THAILANDIA

Si è conclusa nella serata di ieri la missione imprenditoriale di Confindustria Sardegna in Thailandia con un bilancio estremamente positivo: due giornate intense di incontri commerciali, visite aziendali e confronti con importanti operatori del mercato locale

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WEBINAR | RENTRI – Prossimi adempimenti e novità

Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, in collaborazione con CONFINDUSTRIA SARDEGNA e con il supporto operativo di Hyper s.r.l., propone un appuntamento esclusivo dedicato alle imprese associate per il prossimo giovedì 11 dicembre

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CONFINDUSTRIA SARDEGNA MERIDIONALE CELEBRA I 100 ANNI AL FIANCO DELLE IMPRESE

Grandissima partecipazione all’evento “100 anni per le imprese – Produciamo futuro in Sardegna”, l’evento inaugurale delle celebrazioni per il Centenario di Confindustria Sardegna Meridionale.

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CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA | CONGIUNTURA FLASH DI NOVEMBRE 2025

Il Centro Studi di Confindustria ha pubblicato la congiuntura flash di novembre 2025: PIL fermo, nonostante inflazione bassa, maggiore fiducia e investimenti in crescita. Sui mercati esteri restano i due potenti freni creati da dazi USA e dollaro debole.

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EXPORT FRONT DESK | A CAGLIARI IL 1 DICEMBRE

Presso la sede di Confindustria Sardegna Meridionale (Viale Colombo 2, Cagliari), lunedì 1° dicembre si terrà una nuova tappa dell’Export Front Desk, il servizio promosso da ICE – Agenzia finalizzato a sostenere le imprese nei loro percorsi di internazionalizzazione

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ASSESSORE CANI IN VISITA AL CACIP CON CONFINDUSTRIA: RILANCIARE LE ZONE PRODUTTIVE INVESTENDO IN INFRASTRUTTURE

L'Assessore Cani ha incontrato nella sede del Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari la Presidente Barbara Porru e il neo Direttore Generale Matteo Borocci. All'incontro presenti anche il Presidente Confindustria Sardegna Maurizio de Pascale e il DG Confindustria Sardegna Andrea Porcu

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BANDI IN RETE


Ultima pubblicazione > 19 novembre 2025





LA NUOVA POLITICA COMMERCIALE DEGLI STATI UNITI: SCENARI E CANALI DI TRASMISSIONE

La nota del Centro Studi Confindustria: l'America First Trade Policy della seconda amministrazione Trump si annuncia più aggressiva e imprevedibile dell’approccio adottato nel primo mandato e minaccia una escalation protezionistica che potrebbe ridisegnare la geografia degli scambi mondiali.

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Comunicati Stampa


  • Costi energetici: negli ultimi anni in Sardegna bruciati oltre 100 milioni di euro. Confindustria Sardegna: “Servono interventi immediati per dare operatività al DPCM Energia, con i costi attuali è sempre più difficile fare impresa in Sardegna”

    Cagliari, 29 ottobre 2025 - Molte imprese sarde arrivano a pagare l’energia elettrica fino al 30% in più rispetto alla media nazionale, con un costo aggiuntivo per le PMI stimato in oltre 67,8 milioni di euro nell’ultimo decennio. È quanto emerge dal nuovo Report del Centro Studi di Confindustria Sardegna, “Energia per la competitività delle imprese in Sardegna”, che mette in evidenza il persistente divario di costo energetico che grava sull’isola e, quindi, sulla competitività del suo comparto industriale.

    Da un’indagine condotta su un campione di imprese manifatturiere, risulta che nel 2024 il prezzo pagato mediamente dalle aziende sarde per l’approvvigionamento di energia elettrica è stato di 179,3 €/MWh, rispetto al prezzo medio italiano di 158,8 €/MWh. Addirittura, per molte PMI sarde, i costi hanno superato i 200 €/MWh, con un aggravio di oltre 20.000 euro l’anno per un’impresa con consumi medi. Un divario che pesa in modo marcato su un tessuto produttivo come quello sardo, composto in larga parte da piccole e medie imprese, per le quali l’attuale livello dei costi energetici risulta ormai difficilmente sostenibile.

    Il Report evidenzia come anche le imprese energivore risultino fortemente penalizzate, da quando, nel 2017, è stato abolito il regime della super-interrompibilità. Tale regime compensava, almeno parzialmente, l’impossibilità, tuttora persistente per le imprese sarde, di acquistare energia a prezzo ridotto da altri Paesi europei attraverso il cosiddetto interconnector virtuale, con differenze che possono raggiungere i 30 €/MWh.

    Tutto ciò si aggiunge a un ulteriore fattore strutturale di debolezza: la Sardegna resta notoriamente l’unica regione italiana non metanizzata, in quanto priva di un sistema di trasporto del gas naturale. La sostanziale assenza del metano – per il quale mancano le stesse reti di distribuzione persino in luoghi strategici come l’area industriale di Macchiareddu - rappresenta un forte deficit competitivo per le imprese sarde, aumentando i costi di produzione e riducendo la competitività del settore manifatturiero. Oltre ai costi energetici, l’isolamento della rete elettrica sarda impone la necessità di garantirne la stabilità, un compito in cui gli impianti di produzione presenti sull’isola – in particolare l’IGCC di Sarroch, tra i più grandi al mondo nel suo genere – svolgono un ruolo strategico. Questi impianti, inseriti nel regime di essenzialità, assicurano un contributo energetico stabile e flessibile, indispensabile per mantenere in equilibrio il sistema elettrico regionale.

    “È necessario che ora il Governo dia attuazione immediata al DPCM energia con cronoprogrammi tempestivi per le opere da realizzare con particolare riferimento alle infrastrutture di distribuzione del gas, allo sviluppo di nuova capacità produttiva da fonti rinnovabili e all’installazione dei fondamentali sistemi di accumulo” spiega Andrea Porcu, direttore di Confindustria Sardegna. “Parallelamente, servono misure compensative urgenti ed immediate per ridurre da subito i costi energetici e ristabilire condizioni di parità competitiva per le imprese sarde che, comunque, non potranno prescindere da un equilibrato mix di fonti energetiche”.